IL NEMICO ZTL: PIU’ INFRAZIONI, UNA SOLA MULTA

Spesso capita di incorrere nelle famigerate ZTL, ossia zone a traffico limitato, situate nei centri storici delle nostre città.

Può succedere che l’incauto automobilista acceda alle suddette zone più volte nell’arco di un periodo limitato di tempo commettendo, a rigor di legge, quindi più infrazioni.
In realtà la Corte di Cassazione con ordinanza n. 22028 depositata l’11/09/2018 ha adottato un criterio di giudizio differente e meno severo.
La vicenda si riferisce a uno studio di vigilanza che per ben 141 volte in un paio di mesi ha transitato nelle ZTL, senza autorizzazione.
La Suprema Corte ha stabilito che in questo caso non si possa escludere a priori la sussistenza di una sola violazione, ma occorra valutare se il tempo tra le singole condotte illecite possa essere sufficiente a dar luogo a più azioni autonome.
D’ora in poi, quindi, il Giudice incaricato di esaminare la contestazione dell’automobilista, dovrà valutare caso per caso verificando il tempo trascorso tra ogni infrazione.
Infine la Corte ha precisato che la c.d. “buona fede” non possa essere invocata qualora il Comune abbia adottato tutti gli strumenti atti a rendere conoscibile all’utenza la limitazione del traffico.

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