LA SENTENZA DA UN MILIONE DI EURO

studio legale arosio doni

La sentenza della commissione regionale di Milano trae spunto da un ricorso proposto avverso un avviso di intimazione di pagamento in merito a molteplici cartelle esattoriali ed altrettanti avvisi di accertamento afferenti diversi debiti tributari, ratei INAIL, sanzioni civili, somme aggiuntive e sanzioni amministrative, il tutto per annualità diverse.
Veniva contestato l’operato dell’ufficio eccependo la mancata ricezione di notifiche di atti presupposti all’intimazione opposta e l’inesistenza della notifica dell’intimazione stessa, in quando avvenuta via pec in violazione di quanto disposto dall’articolo 256DPR 602/73,
Inoltre veniva eccepita la carenza di sottoscrizione dell’atto prodromico delle cartelle, se non a condizione che l’ufficio dimostri la legittimità della sostituzione o la presenza della delega di firma.
I giudici accoglievano l’appello dichiarando l’inesistenza delle cartelle di pagamento con annullamento degli avvisi di intimazione per vizi di notifica.
Da ciò è disceso l’annullamento dei tributi richiesti in tali cartelle per un importo complessivo di circa 1.300.000 euro.

 

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